Discarica del Trecine: ennesima conferma fallimentare del ciclo rifiuti

Discarica del Trecine: ennesima conferma fallimentare del ciclo rifiuti
16 Nov 2015

La notizia della dispersione nel terreno di migliaia di tonnellate di percolato della discarica del Trecine di Passignano, emersa nel corso dell’inchiesta su GESENU E TSA è gravissima. Secondo quanto riportato, ciò dipenderebbe dal consapevole e colpevole comportamento della TSA che, per ridurre i costi e massimizzare i profitti, ha deliberatamente interrotto il prelievo e lo smaltimento del percolato dall’impianto per quasi due anni causando l’immissione incontrollata di tale rifiuto speciale nel suolo.

Ciò appare ancora più grave se si considera che la maggioranza del capitale di TSA è detenuto dai Comuni del Trasimeno. Giusto poche settimane fa, i Sindaci del comprensorio sono intervenuti sulla vicenda rifiuti per manifestare incredulità e garantire l’assoluta trasparenza e correttezza da parte della propria società. I fatti emersi vanno in tutt’altra direzione, tanto che i dati calcolati dai tecnici della procura lasciano presagire un livello di inquinamento impressionante.

Come noto nei mesi scorsi, grazie all’azione dei Senatori Candiani ed Arrigoni, la Lega Nord Umbria ha ottenuto che la Commissione Parlamentare sugli ecoreati aprisse un fascicolo sul ciclo rifiuti in Umbria che, oltre alle discarica delle Crete, è stato esteso alla vicenda GESENU – TSA. Chiederemo un’ulteriore estensione dell’inchiesta che possa comprendere anche la discarica del Trecine, sulla quale per altro, prima della chiusura, erano state ventilate notevoli ombre rispetto alla tipologia ed alla provenienza dei rifiuti conferiti.

 

Emanuele Fiorini – Capogruppo Consiliare Regionale Lega Nord Umbria

Valerio Mancini – Consigliere Regionale Lega Nord Umbria

Luca Briziarelli – Responsabile Lega Nord Umbria per il Trasimeno

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