MANCINI: Seconda Commissione consiliare sul Piano regionale dei Trasporti 2014-2024
07 Ott 2015
Molti Comuni dell’Umbria non sono informati e non conoscono questo Piano dei trasporti. Le istituzioni locali vanno rese obbligatoriamente partecipi su scelte che interessano direttamente il loro territorio: paradossale scoprire che la maggior parte dei Comuni umbri non ha conoscenza e non ha condiviso il piano regionale dei trasporti. Un atto molto complesso che dal punto di vista istituzionale costituisce un fondamento per un razionale sviluppo economico e allo stesso modo coinvolge l’ambiente dell’Umbria.
La politica di centrosinistra ha dimostrato scarsa programmazione, non prevedendo adeguatamente le criticità che si verificano sul raccordo di Perugia. Allo stesso modo come si fa a non prevedere la manutenzione ordinaria della rete ferroviaria, arrivando anche alla chiusura di alcuni tratti come quello di San Gemini e Umbertide-Città di Castello.
Sul binomio ferro-gomma è necessario approfondire gli interventi da mettere in campo e puntare su quelli definitivi e non provvisori come si tenta di fare con il Nodo di Perugia. In un’ottica di formazione delle marco-regioni, si è dimenticato di pensare a un possibile collegamento ferroviario veloce tra Orte e Falconara, che aprirebbe verso le Marche un tracciato trasversale. Forse, quello che serve a questo punto, è un atto di coraggio verso Roma e i suoi referenti politici: stiamo parlando di opere di interesse nazionale e come tali vanno finanziate. Se ci saranno, invece, nostro malgrado, poche risorse bisognerà restringere razionalmente il campo delle opere in modo tale da portarle a conclusione.
Il consigliere Mancini della Lega Nord, tende a ricordare che i contribuenti umbri pagano puntualmente le loro tasse e le hanno pagate per tanti anni: si dica chiaramente se i finanziamenti per le nostre infrastrutture sono insufficienti o mal impiegati, visti i risultati.