La Lega Nord Umbria presente alla manifestazione a sostegno della Perugina. Caparvi: “ Difendere la Perugina per dare futuro ai giovani umbri”

09 Ott 2017
“Difendere la Perugina per difendere il lavoro. Per dare speranza, e soprattutto per dare un futuro ai giovani di questa nostra Umbria, molti dei quali sono già costretti a fare la valigia”. Ha commentato così il Vice Segretario Lega Nord Umbria. Virginio Caparvi, presente alla manifestazione assieme ai consiglieri regionali Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, a Luca Briziarelli responsabile aree tematiche, Davide Bonifazi referente territoriale per Pianello e una ricca delegazione di Todi (Toni Aiello, Francesca Peppucci e Antonella Marconi). “Crediamo – si legge nella nota – che il Partito Democratico regionale e quello nazionale siano l’emblema della malagestio per cui in Umbria abbiamo importanti aziende in sofferenza come la Perugina, la Colussi, l’ ex Pozzi, la Novelli o la Thyssen, abbiamo l’ Fcu completamente chiusa, il Pil ai minimi storici, il tasso di povertà elevato, la disoccupazione che non accenna a diminuire e i nostri giovani che migrano all’estero. questa sconfitta politica del pd e della marini , a nostro avviso, offende il merito, la determinazione e la generosità del popolo umbro che, con sacrificio cerca di ripartire: a loro i vertici amministrativi regionali e nazionali dovrebbero chiedere scusa per la situazione drammatica in cui sono stati catapultati a causa di una politica europeista che depreda il made in Italy a favore delle multinazionali. L’art. 1 della Costituzione, la stessa che Renzi voleva modificare, parla chiaro “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” peccato che solo in Umbria ci siano circa 350 esuberi alla Perugina, circa 200 alla Ex Pozzi, una 70ina alla Colussi e altrettanti alla Novelli, per non parlare delle piccole aziende che quotidianamente sono costrette a chiudere. Fin da subito la Lega Nord si è schierata a fianco dei lavorati con atti regionali e parlamentari, partecipando a manifestazioni e facendo propria la sofferenza di alcune famiglie, è ora di dire basta, quello di oggi è l’ultimo appello, se l’emergenza occupazionale rimarrà inascoltata porteremo la voce dei lavoratori fin dentro ai palazzi, occupandoli se necessario, perché è ora che gli umbri si riprendano il proprio futuro e il proprio destino, non cedendolo ad altri”