La Presidente Marini, ormai al capolinea, attacca Matteo Salvini su questioni personali. La Lega Nord Umbria fa quadrato e ne chiede le dimissioni

La Presidente Marini, ormai al capolinea, attacca Matteo Salvini su questioni personali. La Lega Nord Umbria fa quadrato e ne chiede le dimissioni
14 Lug 2017

Acclamazioni e applausi per Matteo Salvini che a Todi riempie la sala del Consiglio e parla di una, ormai, Ex Presidente della Regione, la quale, dopo aver perso la battaglia elettorale nella propria città natale, si prepara a lasciare Palazzo Donini. La reazione della Presidente Marini avviene tramite un post Facebook dove la stessa, anziché rispondere ad un attacco politico con argomenti “politici” tocca sfere personali che con il Governo della Regione hanno ben poco a che fare.

Dura la reazione della Lega Nord Umbria che, con il Senatore  Stefano Candiani, chiede le dimissioni della Presidente. “ Il post della Marini è vergognoso, che meschina! – Afferma Candiani –  Si dimetta. Cosa dicono Boschi e Boldrini, paladine dei diritti?La signora forse è nervosa perché la Lega da’ fastidio a Todi e a tutta l’Umbria”.

Al Segretario della Lega Nord Umbria, segue il suo Vice, Virginio Caparvi per il quale “La Presidente Marini governa una Regione che ogni anno si impoverisce, sempre di più. I giovani scappano perché non c’è lavoro  le aziende non investono perché non c’è una vera strategia sulle infrastrutture. Per non parlare del dramma rifiuti. Prendiamo atto che affrontare questi problemi e provare a risolverli, è missione impossibile per la Presidente Marini, la quale ha pensato bene di abbassare il tiro contro Salvini scendendo a livello di “lavandaia”. Bene, c’è riuscita. Ora le manca solo un foglio bianco, poche righe e le dimissioni”

Sulla vicenda intervengono anche i consiglieri regionali  Lega Nord Umbria,

Emanuele Fiorini (Capogruppo Lega Nord Umbria) “la presidente Marini dovrebbe solo vergognarsi di quanto ha scritto in un post sulla sua pagina social. Invece di pensare alla disoccupazione, alla povertà che attanaglia l’Umbria, invece di pensare alla situazione che stanno vivendo i terremotati da un anno, alla sanità e alla gestione rifiuti che fa acqua da tutte le parti e alla prossima invasione di immigrati, la Marini perde tempo in inutili sciocchezze, dimostrando ancora una volta tutta l’inettitudine che caratterizza da sempre il suo operato. Presidente, anzi ex presidente – conclude -, la smetta di rendersi ridicola, raccolga l’ultimo briciolo di dignità che le rimane e si dimetta. Farebbe la gioia di tanti cittadini umbri”.

Valerio Mancini (Vice presidente dell’Assemblea Legislativa Umbria, consigliere regionale Lega Nord Umbria e consigliere comunale Lega Nord Città di Castello) “Immagino che la Marini, troppo impegnata a seguire il gossip,  oggi non abbia avuto modo di leggere le prime pagine dei quotidiani locali dove si parla dell’Umbria come la cenerentola di Italia e un tasso di povertà che sfiora il 12%. Del resto ognuno ha le sue priorità. Per quanto mi riguarda la Presidente dovrebbe chiedere scusa al nostro segretario Federale e a tutti gli Umbri, poi se le è rimasta un po’ di coscienza e senso di responsabilità, dimettersi perché alla critica politica si risponde con argomentazioni politiche. Se invece si inizia a toccare la sfera personale delle persone, allora vuol dire che di argomenti ce ne sono rimasti ben pochi. Nella storia della rossa Umbria non ho ricordanze di Presidenti della Regione che si siano mai spinti a tali bassezze, forse perché dopo aver perso il referendum, il comune di Todi e gran parte dei comuni italiani, la consapevolezza di essere alla frutta comincia a farsi sentire? Presidente stia serena e non legga tanto gossip, in Umbria, dati alla mano, c’è ancora da lavorare. Singolare – chiude Mancini – che nonostante i numerosi attacchi al suo operato da parte di centinaia di cittadini , nessun vertice del suo partito sia intervenuto a difenderla, forse si vergognano di un simile gesto?”

Il responsabile aree tematiche della Lega Nord Umbria Luca Briziarelli:

L’Umbria ha bisogno di un Presidente che risolva i problemi dei cittadini e che sappia assumersi le proprie responsabilità.. quando di fronte a critiche puntuali e motivate si attacca il proprio avversario sul piano personale , significa che non si hanno argomenti per giustificare gli evidenti fallimenti del proprio operato.. la Presidente Marini sta prendendo i difetti di Renzi e farà la stessa fine. La vera e propria pioggia di commenti negativi al suo post la dice lunga su come la pensino gli umbri. Si possono cancellare i commenti su Facebook, come la Marini sta facendo maldestramente, ma dalle urne non si possono far sparire i voti, anche perché quelli per mandare a casa il Pd saranno una valanga e non solo in Umbria

Il Coordinatore Giovanile Lega Nord Umbria, Commissario cittadino Lega Nord Perugia, Riccardo Augusto Marchetti

“Io al posto della “presidente” Marini penserei di più alla Regione che dice di  governare: disoccupazione record con quella giovanile che va oltre il 40%, trasporti inesistenti, un autentico fallimento su tutta la linea dalla ex FCU e sull’aeroporto di Assisi, tutti i problemi annessi e connessi alla gestione dei rifiuti con tutte le varie interdittive, terremotati in attesa di vedere realizzate le infinite promesse fatte durante la campagna referendaria, questo solo per citarne alcune.   Invece di occuparsi di cose che non conosce, fatti personali di cui non sa assolutamente niente, farebbe meglio ad occuparsi di una regione prossima al collasso, grazie al suo “buon” governo. Questa comunque é una caratteristica universale del PD, non avendo argomenti politici per controbattere, visto il vuoto propositivo in cui orbitano, entrano sempre sul personale. La sua presidente (volutamente minuscolo) é un’uscita profondamente infelice, esattamente come i trend del partito democratico. A tal proposito appare inevitabile chiedere le dimissioni di un presidente che non rispetta nemmeno i suoi cittadini”

L’amministratore  Lega Nord Umbria Manuel Petruccioli

Sig.ra Presidente reputo il Suo post offensivo e fuori luogo perché, attaccare un fatto privato è grave oltre che, fuori luogo. È un atto assolutamente vergognoso. Allora però occorre chiederLe il perché invece di occuparsi di questioni “private” che riguardano un “privato cittadino” non si occupa della “cosa pubblica” che interessa tutti noi umbri. Basta guardare alcune graduatorie tra le regioni italiane per capire che, gli umbri, a guida Marini e PD, hanno poco da gioire (ma molto da piangere). Oppure, inizia ad avere paura perché si inizia a sentire l’odore di possibili, quanto probabili, elezioni regionali nelle immediate vicinanze?!?! Detto questo, la migliore cosa da fare è chiedere scusa e “vergognarsi” un pochino.

Il responsabile organizzazione  eventi Lega Nord Umbria , Sandro Cretoni

“Dopo due anni di fallimenti su tutta la linea (sanità, rifiuti, trasporti, turismo, sviluppo economico, flop gestione terremoto ecc) si è passati agli insulti personali. Sono altri gli argomenti da trattare”.

Il Segretario cittadino Lega Nord Città di Castello Nico Mazzoni

È inammissibile che una persona che ricopre tale ruolo istituzionale scenda ad offese private essendo questa una forma frivola di politica. Si ricordi, Presidente, che di problemi, purtroppo, ne abbiamo  ancora tanti a cui pensare per colpa di una politica poco costruttiva e senza programmazione. Il referendum del 4 dicembre scorso, le amministrative in Umbria e in tutta Italia ci dicono che il vento sta finalmente cambiando. Stai serena Presidente,  ci rivediamo fra 3 anni

Il referente per Terni della Lega Nord Umbria, Federico Cini

“Incredibile che un Presidente di regione, nonché dirigente di quello che in teoria è il partito di governo, si possa anche solo sognare di uscirsene con una frase del genere, ancora più incredibile è che l’abbia fatto davvero. Questo commento non è solo grave in quanto tale, ne lo è perché il bersaglio è Matteo Salvini. Questo commento è grave perché riassume perfettamente il modo in cui la Marini amministra la cosa pubblica: con supponenza, incapacità politica e soprattutto con quella sicurezza di potersi permettere qualunque commento di cattivo gusto, qualunque azione politicamente inammissibile ben sapendo di rimanere impunita”.

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